Nella zona detta Mare Morto, nelle vicinanze del Porto Turistico di Maratea, si trovano due spettacolari spiaggette: una è la Darsena, situata alla punta del promontorio “La Timpa”, e l’altra è Cala Tunnara, posta a metà strada tra la punta Santavenere e il Porto.
La Darsena è un piccolo accenno di spiaggia all’apice di una stretta insenatura utilizzata negli anni ’60 del secolo scorso per l’ormeggio e il rimessaggio di imbarcazioni, in particolare costituì l’approdo del primo villaggio di Maratea di età neolitica stabilito a “Capo la Timpa”.
La zona è particolarmente ricca di crìtini, una pianta aromatica che cresce spontaneamente sugli scogli. Durante il secondo dopo guerra, le colonie di questa pianta presenti sulla costa erano quasi scomparse a causa del consumo che ne veniva fatto come elemento principale di un’insalata povera oppure come fonte officinale. Oggi questa pianta è stata rivalutata e viene utilizzata anche nella ristorazione.
Nell’acqua limpida e cristallina sono presenti ricci e grandi pietre a causa delle quali è consigliato l’utilizzo di scarpe antiscivolo.
Il nome dell’altra spiaggia, Cala Tunnara, invece, in dialetto significa “la spiaggia dei tonni”. Essa è racchiusa tra blocchi piatti e rocciosi sparsi, che digradano verso l’acqua verde smeraldo e trasparente. A nord della spiaggia c’è uno specchio d’acqua protetto dagli scogli in cui è presente un affioramento sottomarino di argilla, utilizzabile sia per la ceramica che per la cura del corpo.
Queste suggestive spiaggette presentano caratteristiche che non le rendono accessibili a tutti, soprattutto a chi ha difficoltà motorie, in quanto sono raggiungibili attraverso una strada orlata di alti pini e scalette e non sono dotate di stabilimenti balneari. Si può invece comodamente parcheggiare lungo la provinciale, poco distante dalle scale di accesso alle due calette.